Trompe l'oeil

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Non si conosce con precisione il periodo in cui si inziano a decorare le pareti con dipinti attribuibili al genere trompe-l'oeil.

Una delle più antiche pitture è un fregio risalente al 2700 a.C., ma come lo si intende oggi nasce nel periodo ellenistico, dopo che in Grecia vengono elaborate e diffuse le nuove teorie sulla prospettiva e sulle ombre.

Essa consiste nel dipingere uno sfondo apparentemente reale su di una parete per farla sparire alla vista.

Un tipico murale trompe-l'oeil può rappresentare una finestra, una porta, un atrio, per dare la falsa impressione che la stanza sia più grande.

La traduzione letterale dal francese significa "inganno dell'occhio", dove inganno sta proprio nel rappresentare l'illusione che il dipinto regala.

Il fascino di questa tecnica sta nel non distinguere il dipinto dalla realtà; l'abilità è l'andare oltre ciò che si vede, suoperarne i limiti, concedersi l'illusione di un sogno, uscire dalla monotonia e con la fantasia oltrepassare i confini delle pareti in cerca di nuovi spazi, per aprire scorci su mondi sempre desiderati.

I trompe-l'oeil nascono dalle esigenze del cliente e diventano ciò che lui pensa; la scelta quindi di avere un trompe l-oeil assolutamente realistico, oppure un dipinto che superi le barriere della realtà è del tutto soggettiva: l'unica cosa che li accomuna è la tecnica di esecuione. Concedersi un gioco di illusioni sulle pareti amplifica lo spazio.